mercoledì 10 giugno 2009

martedì 9 giugno 2009

La circolazione sanguigna


La circolazione sanguigna è doppia e incompleta perché il cuore, pur essendo formato da quattro cavità, presenta i ventricoli non completamente separati tra loro e quindi permane la possibilità di un piccolo rimescolamento tra il sangue ricco di ossigeno e quello ricco di anidride carbonica. Solo nei coccodrilli la separazione è totale e perciò la circolazione è doppia e incompleta.

Da Francesca

La respirazione


(Esempio di polmoni nelle tartarughe)

Non potendo respirare attraverso la pelle, i rettili respirano unicamente per mezzo dei polmoni, che sono suddivisi in tante "camere": queste aumentano notevolmente la superficie di contatto con l'aria, rendendo i polmoni più efficienti rispetto a quelli degli anfibi. Inoltre possiedono una gabbia toracica dilatabile, che permette loro di variare le dimensioni dei polmonie quindi introdurre più aria e migliorando la respirazione.

Da Francesca

Come si riproduce un rettile.


Da Giada.

Come si nutrono i Rettili





I rettili sono per lo più carnivori, ma ce ne sono anche di erbivori, come le tartarughe. Lucertole, orbettini e ramarri svolgono un ruolo molto importante negli ambienti in cui vivono, perché contribuiscono a limitare lo sviluppo degli insetti, in particolare di quelli dannosi. Serpenti e coccodrilli sono carnivori, inghiottono intere le loro prede e le digeriscono grazie ai loro potenti succhi digestivi. Il morso di molti rettili può essere velenoso e talvolta anche mortale. Sono famosi a questo proposito i cobra, il serpente a sonagli, le vipere ecc. tutti rettili che mettono paura anche solo a vederli ben custoditi in qualche rettilario. I serpenti velenosi possiedono due denti speciali, i denti del veleno, molto sviluppati e internamente cavi oppure dotati di una scanalatura esterna. Quando l'animale morde con forza la preda, le ghiandole vengono schiacciate e il veleno attraversa il dente e penetra nel corpo della vittima.

Da Giada

La riproduzione


La maggior parte dei Rettili è ovipara a fecondazione interna: i gameti maschili non hanno a disposizione un ambiente acquatico dove muoversi liberamente per raggiungere le uova. Solo poche specie sono ovovivipare o vivipare.
Naturalmente, il totale abbandono dell'ambiente acquatico richiese un adattamento anche della struttura dell'uovo. Innanzitutto fu necessaria la presenza di un guscio che proteggesse l'embrione e ne impedisse la disidratazione fino al completamento dello sviluppo. I piccoli, perciò già formati, in grado di provvedere al proprio sostentamento.

Da Serena

La temperatura corporea


Tutti i Rettili sono eterotermi e di conseguenza non tollerano le temperature troppo rigide. Proprio quest'ultima caratteristica li rende particolarmente amanti dei climi caldi e aridi e li costringe alla ibernazione nella stagione invernale

Da Giada

I quattro gruppi di Rettili



I Rettili si dividono in quattro gruppi:


1) I Cheloni: a cui appartengono le tartarughe e le testuggini, non subiscono mute, poiché sono ricoperte da un guscio protettivo che aumenta le dimensioni insieme all'animale (è costituita da uno scudo dorsale, il carapace, e da un piastrone ventrale rigido). E' grazie a questo scudo che questi animali sono molto lenti, ma fornisce una sicura protezione perché le parti molli (come il capo) possono essere tirati dentro. Sono privi di denti ma dotati di un robusto becco.
2) I Sauri: a cui appartengono le lucertole, i ramarri, i gechi, le iguane, i varani e i camaleonti. Sono il gruppo più vasto e variegato dei Rettili, possiedono tutti una lunga coda e sono agili nei movimenti. La maggior parte è insettivora, dotata di una lunga lingua allungabile. Possono condurre una vita arboricola, come i camaleonti, o terrestre, alcuni scalano facilmente anche le superfici più lisce. Appartiene ai Sauri l'orbettino, dal corpo allungato simile a un serpente senza arti.
3) Gli Ofidi: a cui appartengono varie specie di serpenti come le bisce, le vipere, i pitoni, serpenti a sonagli. Alcune specie sono acquatiche, altre preferiscono le zone aride e assolate. Si muovono strisciando perché non anno arti e possono raggiungere dimensioni notevoli, ad esempio l'anaconda del Sud America raggiunge anche i nove metri di altezza. Sono tutti carnivori e inghiottono le prede intere, perché hanno la possibilità di staccare la mandibola dalla mascella, aumentando notevolmente le dimensioni della bocca. Alcune specie stritolano le prede avvolgendole con il corpo, altre come le vipere vi iniettano il veleno per mezzo di denti che possono essere all'interno collegati a ghiandole che producenti veleno. Hanno una lunga colonna vertebrale, composta anche da 400 ossa.
4) I Loricati: costituiscono il gruppo più evoluto di Rettili, a cui appartengono i coccodrilli africani, gli alligatori, i caimani americani e i gaviali asiatici. Sono tutti di grosse dimensioni, possiedono denti appuntiti con i quali catturano le loro prede, anche di uccelli e mammiferi. A differenza degli altri Rettili, si prendono cura dei propri piccoli in zone riparate.

Da Talita

lunedì 8 giugno 2009

I Rettili: fatti per vivere sulla terraferma

I Rettili sono i primi esseri viventi adattati completamente alla terraferma, e circa duecento milioni di anni fa, al tempo dei dinosauri, erano i più grossi ed evoluti animali presenti sulla Terra.

La parola "rettile" significa "animale che striscia". La maggior parte di questi vertebrati, infatti, si muove ondeggiando il corpo, con il ventre appoggiato o molto vicino al suolo. Possono essere del tutto privi di arti oppure averne quattro, molto corti e inseriti lateralmente al corpo, che vengono usati come leve per camminare.


Il loro corpo è rivestito di squame disposte come tegole di un tetto e fatte di cheratina, lo stesso materiale impermeabile presente nelle nostre unghie.
Il rivestimento delle squame cornee rappresenta un adattamento importante alla vita terrestre, perché impedisce la disidratazione dell'animale. La sua rigidità però obbliga molti Rettili a compiere diverse mute, che possono essere totali, come nei serpenti, o parziali, come nelle lucertole.

Da Francesca